Il libro è un’invenzione che ha avuto e, tutt’ora, ha un’importanza incommensurabile nella diffusione del sapere nelle società umane. Ora è in buona compagnia con l’invenzione degli e-book, ma una cosa è certa: i libri avranno ancora una lunga vita. Ma il nostro obiettivo in questo articolo non è quello di ripercorrere la lunghissima storia del libro, bensì fornire dettagli tecnici su come nascono e come sono fatti i libri al giorno d’oggi.
QUALI SONO LE PARTI CHE COMPONGONO I LIBRI?
Partendo dalla parte più esterna di un volume, troviamo la sovraccoperta, che avvolge l’intero libro. Questa presenta delle alette, o bandelle, che servono a tenere la sovraccoperta unita alla copertina del libro con la quale entra direttamente in contatto. Sulle due alette della sovraccoperta vengono di solito stampate informazioni relative al contenuto del libro stesso, o relative al suo autore. Il suo scopo è essenzialmente quello di proteggere il libro dall’usura. La sovraccoperta è adoperata più spesso in volumi con la copertina rigida, meno invece in quelli con la copertina flessibile.
LA COPERTINA DEL LIBRO
La copertina, o coperta, di solito, contiene informazioni e indicazioni utili a orientare il potenziale lettore o acquirente. È il vero contenitore delle pagine del libro, con le quali è direttamente vincolata e inseparabile. La copertina può essere rigida o flessibile ed è composta da diverse parti: la prima di copertina, la quarta di copertina e il dorso. Sulla prima di copertina, o piatto superiore, troviamo informazioni come il nome dell’autore, il titolo e l’editore. Sul dorso della copertina incontriamo dall’alto verso il basso: un numero – se il libro fa parte di una collana di volumi relativi a un unico argomento, il nome dell’autore e il titolo del libro e infine il nome, ma più spesso il logo o le iniziali, della casa editrice. A volte quest’ultima informazione viene messa al posto del numero, se questo non è presente. Sulla quarta di copertina, ovvero il lato del libro opposto alla copertina, di solito vengono riportate informazioni relative al contenuto del libro, un estratto, o un breve resoconto, o brevi recensioni, per dare l’idea al lettore del contenuto del testo, oppure informazioni riguardanti altre pubblicazioni dello stesso autore o notizie biografiche, se non riportate altrove.
LA FASCETTA, IL RISGUARDO E IL FRONTESPIZIO
Parlando della copertina non si può evitare di menzionare la fascetta. La fascetta è un pezzo di carta di altezza minore rispetto alla sovraccoperta che riveste avvolge il libro occupandone una superficie limitata, ma nello stesso modo della sovraccoperta. Quando è presente, la fascetta ha lo scopo di informare rispetto a promozioni, sconti, o premi vinti dall’autore del libro che rivestono.
Procedendo oltre nello sfogliare un libro, dopo la sovraccoperta e la copertina, incontriamo il risguardo. Il risguardo è un foglio piegato in due parti che serve per tenere unito il corpo del libro alla sua copertina.
Dopo il risguardo troviamo il frontespizio. Il frontespizio è un foglio che serve a dare maggiori informazioni su chi ha realizzato l’opera, chi l’ha stampata, l’anno di pubblicazione, eventuali ristampe…
TECNICHE DI RILEGATURA
Ora un breve cenno lo meritano invece il libro con le principali tecniche di rilegatura.
I due metodi principali di rilegatura per volumi che superano i 2-3 millimetri di spessore sono la brossura con cucitura a filo refe e la brossura fresata.
La prima consiste nella cucitura delle singole segnature con del filo di cotone, lino o altri tessuti, e poi nell’incollaggio delle segnature alla copertina. La brossura fresata invece si compone della fase di fresatura e di quella di incollaggio. La prima è un’operazione che viene fatta sul profilo delle segnature e serve per aumentare la penetrazione della colla. La seconda ovviamente serve a incollare insieme le varie segnature.
Ma come vengono realizzate le pagine di un libro e cos’è una segnatura?
LA SEGNATURA
Prendendo un libro qualsiasi, guardando il profilo delle pagine, possiamo distinguere:
- il taglio di testa – cioè la parte superiore delle pagine;
- il taglio davanti – il profilo speculare rispetto al dorso della copertina;
- il taglio di piede, speculare al taglio di testa.
Le singole pagine dei libri in genere vengono realizzate a partire da un foglio più grande, sul quale vengono stampate più pagine, in numeri multipli di quattro. Se, per esempio, su un singolo foglio vengono stampate 4 pagine, si avranno 2 pieghe e dal foglio si ricaveranno 4 pagine e diverse 8 facciate, considerando anche il retro del foglio stampato. Ma le sole pieghe ovviamente non bastano. Il fascicolo, definito in termini tecnici segnatura, di 8 facciate ottenuto non si potrebbe sfogliare come si fa normalmente con un libro. Dopo la piegatura i profili dei fogli vengono tagliati, rifilati per utilizzare il linguaggio tecnico, per separare le singole pagine e ottenere quindi una segnatura finita. A seconda delle necessità e del formato, il numero di pagine della singola segnatura possono variare (possono essere otto, sedici, trentadue e così via), ma restano sempre multipli di quattro.
Un metodo alternativo a quello dei quartini consiste nella possibilità di piegare il foglio stampato in dodicesimi, che generano poi i ventiquattresimi e così via.
Un dettaglio curioso: è proprio perché sui fogli viene stampato un numero di pagine pari a quattro o a un suo multiplo che, se contate il numero fogli contenuti in un libro, senza dimenticare quelli bianchi alla fine del volume e supponendo che non siano stati asportati dei fogli, vi accorgerete che si tratta sempre di un numero divisibile per quattro. L’avevate notato?
La segnatura rappresenta quindi l’unità elementare di cui un libro è costituito. Più segnature rilegate insieme compongono un libro.
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